Rimozione amianto friabile
Le coibentazioni in amianto friabile e floccato sono le installazioni più pericolose per la salute in quanto contengono un’elevata percentuale di amianto e sono molto suscettibili di rilascio di fibre.
Le installazioni più comuni sono le coibentazioni su tubazioni di impianti temici, gli intonaci intumescenti e fonoassorbenti, le guarnizioni.
Per la bonifica di tali materiali ad elevata pericolosità occorre mettere in atto procedure molto più rigorose di quelle adottate per la rimozione dei manufatti in cemento amianto compatto.
Occorre infatti installare opere di confinamento statico e dinamico in modo da intervenire in completa sicurezza e eliminare ogni rischio di contaminazione degli ambienti.
Qualora si decida di procedere con l’eliminazione completa occorrerà mettere in atto specifiche attività di allestimento cantiere al fine di creare un contenimento delle fibre durante le operazioni di rimozione e insaccamento.
Questo specifico allestimento di cantiere viene realizzato con barriere di polietilene (confinamento statico) e con l’installazione di un impianto di filtrazione d’aria a filtri assoluti dimensionato in base alla grandezza dell’area di intervento.
Tale impianto consente un continuo ricambio e filtrazione dell’aria ed è in grado di aspirare ogni minuscola fibra di amianto aero dispersa.
Per l’accesso alla zona rossa viene installato un tunnel a più stadi chiamato “unità di decontaminazione“, dotato di doccia nel locale intermedio; questo è un presidio assolutamente necessario che consente al personale addetto ai lavori di decontaminarsi ogni volta che abbandonerà l’area rossa.
Anche i DPI in dotazione al personale sono diversi da quelli utilizzati per la bonifica dei manufatti in amianto compatto; vengono infatti utilizzate speciali maschere pieno facciali turbo ventilate e indumenti usa e getta in tyweck completi di cappuccio e copri scarpe.
Durante le operazioni di bonifica vengono effettuati costanti monitoraggi dell’aria in MOCF al fine di verificare che non vi sia la dispersione di particelle; vengono adottate una serie di procedure rigorosissime per prevenire la contaminazione delle aree esterne con soglie di allarme e preallarme.
L’area di bonifica al termine dei lavori viene aspirata in modo scrupoloso con speciali aspiratori dotati di filtro assoluto EPA 99,99%.
L’amianto rimosso, prima di essere allontanato dall’area di lavoro viene confezionato in un doppio sacco ermetico e successivamente in un ulteriore sacco marchiato ed etichettato.
I manufatti in amianto friabile più comuni sono i seguenti:
- Intonaci in amianto floccato che veniva applicato a spruzzo come protezione al fuoco su strutture in ferro o muratura.
- Pavimenti in vinile amianto (linoleum) dove spesso anche la colla per il fissaggio conteneva amianto.
- Rivestimento di tubazioni e serbatoi, ovvero quella coibentazione necessaria al contenimento del calore.
- Stucchi per il fissaggio dei vetri.
- Rivestimenti plastici applicati sulle facciate degli stabili.
Approfondimenti su amianto friabile
– P.IVA 13236430156
– Iscrizione all’albo nazionale Gestori Ambientali Cat. 4,5,8,10A e 10B
– Iscrizione SOA CAT. OG 12